Artissima 2016

Dopo la prima non del tutto positiva esperienza dell'anno scorso, decido anche quest'anno di confrontarmi con l'arte contemporanea che propone Artissima. Mi sento più preparata, so a cosa vado incontro, ma so che posso trovare qualcosa che già ad un primo sguardo mi sembrerà indiscutibilmente ARTE.

 

Non parlerò di ciò che non mi è piaciuto; non parlerò neanche di quello che non ho capito, perchè sicuramente alcune opere/sculture/installazioni non sono stata in grado di comprenderle; del resto non ritengo possibile fermarsi in ogni stand a chiedere spiegazioni, quando sarebbe sufficiente esporre una targhetta con un titolo e poche informazioni.

Soprattutto un titolo: questa moda dell'UNTITLED dovrebbe essere superata!

Mi sarà anche sfuggito qualcosa, ma spero non proprio ciò che valeva vedere...

Cominciando dalle New Entries, farei un accenno alla galleria Between Art Lab di Shangai, che esponeva due trolley da viaggio in posizione verticale, all'interno dei quali il fondo è in realtà uno schermo. Le immagini che si susseguono, sono quelle registrate durante una passeggiata sull'erba, dal punto di vista più basso della valigia.

La galleria Curro di Guadalajara, Messico, proponeva in un video quello che sembrava un gioco di magia o un trucco cinematografico: vari oggetti e frutti appoggiati sopra un piano (in regola con le leggi dela gravità), ma anche "appoggiati" di sotto. In realtà tutta la scena è una ripresa subacquea e gli oggetti che tendono verso il basso si appoggiano sul piano, gli altri che tendono verso l'alto vengono trattenuti dal salire in superficie dal piano medesimo.

Astuni di Bologna non ha rischiato molto presentando la Bubble Machine: la macchina che crea dei serpentoni compatti di microscopiche bolle di sapone, ondeggianti e in continua disgregazione. Il simbolo dell'opera d'arte che si modifica in base all'ambiente esterno o, come in questo caso, a causa di quanti non si trattengono dal toccarla.

Inquietante l'atmosfera creata nello stand di Piktogram, Varsavia: alle pareti una tappezzeria con mattoni a vista, dipinti e foto di paesaggi notturni e sul pavimento un lettino in legno. Sotto la coperta qualcuno che si muove, forse un bambino viste le dimensioni, ma che non riesce o non vuole scoprirsi.

Di nuovo il Messico con Marso: figure geometriche create per aria soltanto utilizzando dei fili di cotone, tenuti tesi perche' legati alle pareti o fissati al soffitto e appesantiti con delle altrettanto sottili sbarre metalliche. Quanta pazienza!
Ma se parliamo di pazienza, il vincitore ha esposto presso Smac di Johannesburg: una tela di 155,50 cm x 120 cm raffigurante un viso di donna ottenuto con l'utilizzo di migliaia di paillettes di diversi colori. Da pazzi!

Meno complesso mi è sembrato il fiore, ottenuto dall'incollaggio di un numero rilevante di unghie finte, anche queste di diversi colori.

Presso Tomio Koiama di Tokio erano esposti cubi e sfere di resina trasparente all'interno dei quali sembravano galleggiare diversi oggetti di orgine naturale e non.

Rilassante l'atmosfera presso Giorgio Persano di Torino, dove grossi tubi di bambù contenenti conchiglie, girando intorno al loro  baricentro, producevano il suono della risacca.

Tucci Russo di Torre Pellice ha presentato interessanti sculture di marmo e acciaio.

Massimo Minini di Brescia ha proposto un diverso utilizzo delle tele, non dipinte, ma bruciate e sovrapposte su di uno stesso telaio a formare un "disegno".

Ripensandoci, sarebbe necessario sfruttare quasi tutto l'orario di uno dei pomeriggi di apertura (dal venerdì alla domenica dalle 12,00 alle 20,00), senza dimenticare che durante questo weekend, in tutto il resto di Torino si parla di arte, con le gallerie e i musei che rimangono aperti fino alle 24,00 del sabato e con le altre due manifestazioni di Paratissima a Torino Esposizioni e Flash Back al Pala Isozaki.

 

Artissima 2016 è stata all'Oval Lingotto dal 4 al 6 novembre (vernissage il 3 novembre).