12 novembre 2017, vernissage della mostra collettiva "Spazi Transitori" presso i locali dell'associazione culturale Circuiti Dinamici di Milano.
Il tema del concorso apre l’opportunità di addentrarsi in argomenti dell’era contemporanea, dove gli spazi transitori sono anche i nuovi modi di vivere lo spazio prettamente fisico, come ad esempio quello “accorciato” che ci fa sottrarre alle periferie grazie all’utilizzo delle tecnologie avanzate e dove il tempo viene relativizzato fino a scomparire; ma anche lo spazio personale privato, il proprio “uovo prossemico” che proteggiamo in modo inconscio, ma anche in modo molto aggressivo; lo spazio condiviso e sociale che apre dibattiti sull’appartenenza di tale spazio e che fa affiorare l’egemonismo di coloro che vogliono appropriarsene o che credono di esserne i padroni indiscussi; lo spazio interiore dove tutte le sfumature del possibile si possono declinare a nostro piacere dandoci prolifici input per creare elementi nuovi; spazi mentali in cui facciamo vuoto per riempire di nuovo senso; il cyberspazio ovvero uno spettro elettromagnetico per immagazzinare, modificare e scambiare informazioni ed in questo turbine virtuale, in questa dimensione immateriale che si crea uno spazio concettuale; lo spazio extrasensoriale dove la dimensione indifferentemente spaziale o temporale è aggiuntiva alle quattro di cui abbiamo continuamente esperienza; o semplicemente lo spazio visivo, tutto ciò che la nostra angolazione mentale ci permette di afferrare tralasciando le innumerevoli caratteristiche od elementi che non vogliamo ci appartengano.
Ognuno di questi spazi è transitorio, un luogo dove sostiamo per poco, in quanto mutabile, dinamico, sensoriale, spazio effimero, spazio che non può mai essere uguale a se stesso, spazio che una volta classificato ha già un altro significato.
Ed in questo contesto che il concorso si muove … in questi spazi transitori.
Antonia Guglielmo (Circuiti Dinamici)